Obesita e Sostegno Psicologico
L’obesità è una malattia sempre più diffusa nella popolazione mondiale, in Italia, che fino a qualche decennio fa contava pochissimi casi di grandi obesi, sta accelerando l’incidenza nella popolazione (dati ISTAT 2015 si stima il 35,3% della popolazione adulta sia in sovrappeso e il 9,8% sia obesa). Il primato più deludente del nostro paese è che possiede il più alto tasso di obesità infantile e adolescenziale dell’Europa (10.2% a 8-9 anni), che persiste nel 70% dei casi nell'età adulta, con aumento del rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e ripercussioni a livello psicologico.
Sono molti fattori che determinano la condizione di sovrappeso:
- endocrini;
- genetici;
- patologie croniche (diabete);
- patologie associate (sindrome di Prader-Willi);
- farmaci;
- dieta ipercalorica;
- sedentarietà;
- fattori psicologici;
- fattori socio-economici.
Cosa può il sostegno psicologico nei casi di obesità?
Nel caso in cui la persona vuole migliorare la sua condizione:
- Come primo step, discriminare se nel soggetto è presente anche un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA), poiché potrebbe aggravare e mantenere il sovrappeso, valutare la presenza di quali sono i fattori psicologici ed emotivi che mantengono lo stile alimentare disfunzionale;
- Secondo step, dopo la valutazione si può iniziare un percorso di psicoterapia che ha l’obiettivo di motivare al cambiamento dello stile di vita, migliorare i sintomi emotivi e sostenere la persona in caso di difficoltà.
Il percorso di cura ha necessariamente bisogno di un’equipe che si occupi delle mutlicronicità legate all’obesità (medico endocrinologo, dietista, nutrizionista e psichiatra oltre che lo psicologo).

